
316/377: Genuri
ISPIRAZIONE

Nelle ultime settimane sono salito sulla Giara di Gesturi varie volte, da Genoni e da Gonnosnò sulla sommità, mentre da Nuragus, Assolo, Albagiara e Sini sui suoi versanti. Oggi sono deciso a salirci in bicicletta.
Una volta percorso il breve tragitto da Sini mi sistemo nel b&b Villa Laura, lascio i bagagli e mi preparo per la mia gita solitaria!
Dopo aver verificato su Google Maps che esista una strada che sale sulla Giara da Genuri, mi avvio verso le campagne all’uscita del paese, superando una serie di mandorleti molto estesi e carichi di frutti.
La bici è scarica e io pedalo lento e felice, lungo la strada che attraversa i gialli fianchi della Giara, in una bella giornata di sole, godendomi il glorioso panorama che si fa sempre più esteso man mano che salgo di quota.

Arrivato sulla sommità non sono più in territorio di Genuri, ma non importa, tante altre volte ho sconfinato. Il sole è sempre più alto e fa molto caldo per essere una giornata di metà ottobre. Vago un po’ per la strada sterrata sperando di avvistare qualche cavallino, ma con questo caldo non se ne vede nessuno, tutti all’ombra di qualche albero o cespuglio.
Ho preparato dei panini per pranzo, ma trovare un posto all’ombra è difficilissimo, la vegetazione è fitta e bassissima. Procedo verso una piccola radura dove vedo un albero, l’unico nel mio campo visivo. Vi parcheggio la bici sotto e mi ci appoggio sedendomi e divorando i panini alla mortadella alla velocità della luce.
Dopo un po’ di relax proseguo il giro sull’altopiano e mi avvio a ripercorrere in discesa la stessa strada fatta all’andata. Se prima ho impiegato forse quasi un’ora per salire, impiego invece cinque minuti a ritrovarmi all’ingresso del paese!

Nel pomeriggio incontro il Sindaco Danilo che mi guida attraverso alcuni luoghi d’interesse. Prima di tutto il Nuraghe San Marco all’uscita del paese, accanto all’omonima chiesetta campestre. Il sito è chiuso, ma Danilo mi fa entrare per ammirare i resti di questa impressionante struttura, purtroppo molto bassa in quanto la gran parte dei massi son stati asportati. Ma da ciò che rimane, un mastio centrale circondato da un cortile, un recinto e tre torri, se ne capisce l’importanza.

Percorriamo poi una strada che gira intorno al paese, la via che i carri percorrevano per andare verso la Giara, con molti ulivi pluricentenari, di cui questo territorio è ricchissimo come ho visto anche ieri a Sini.
Arriviamo alla chiesetta di San Domino, sull’altro lato del paese, con un’antica facciata squadrata di pietre chiare e scure e con un campanile a vela doppio altare. Poco distante anche la chiesa parrocchiale di Santa Maria di Monserrato, di fine Cinquecento, ma che ha subito vari restauri, con una bellissima cupola.

Rientrato al b&b mi riposo dopo la lunga e soleggiata giornata ma purtroppo, come già successo il 3 giugno, quasi a coronare questa lunghissima estate calda, il sole ha silenziosamente battuto troppo a lungo sulla mia testa e durante la notte, tremante di febbre e mal di testa, capisco di essermi preso una bella insolazione, che mi costringerà a stare letto per un giorno intero, e a dover recuperare il giorno perso dedicando mezza giornata ai prossimi due paesi.
FRAMMENTI SONORI
BREVI NOVELLE SARDE

A conclusione del giro serale il Sindaco Danilo mi accompagna al Museo dell’Olio e dell’Arte Contadina, in una bellissima casa campidanese ristrutturata. Anche Genuri come altri paesi della Marmilla fa parte dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio.
Per combattere il fenomeno dello spopolamento, largamente diffuso in Marmilla, l’amministrazione comunale ha intrapreso diverse azioni tra cui il progetto sperimentale agro-ambientale Genuri in Campagna.
Una delle misure d’intervento del progetto riguardava la tutela e valorizzazione delle quasi mille piante di olivo plurisecolari, alcune delle quali ho potuto ammirare oggi nell’agro comunale. Un gruppo di lavoro e di studio ha prodotto il “Manuale di potatura e valorizzazione di ulivi plurisecolari”.

Ma il progetto aveva come ulteriore obiettivo la valorizzazione economica delle produzioni agricole del territorio, in particolare dell’olio extravergine d’oliva. Per ovviare le difficoltà di confezionamento e promozione di ogni prodotto delle singole aziende si è deciso di registrare un marchio “comunale” che potesse essere utilizzato da tutte le singole realtà.
Nasce così il marchio Jauni’s – Terra di plurisecolari e vengono disegnati il logo e un’etichetta da venir apposta sulle bottiglie. Queste, oltre ad essere le classiche da 250 ml, vengono anche prodotte in monodosi da 10 ml in una caratteristica scatola adatta per il reparto della ristorazione. All’interno della scatola si trova anche un depliant con informazioni sulla storia del territorio, sui siti archeologici e luoghi di interesse, nonché su eventi e sagre del Comune di Genuri.
L’olio con marchio Jauni’s è utilizzato anche da ristoranti sardi “in continente” ed è un esempio di come la sinergia tra amministrazioni comunali, aziende agricole locali e ristoratori possa essere utile a valorizzare i propri prodotti agricoli e a creare un interesse turistico-ambientale verso un particolare territorio.