369/377: Serdiana
ISPIRAZIONE
Dirigendomi verso Serdiana vedo un cartello…Su Staini Saliu, lo stagno salato, sono sicuro di averlo già visto nella giornata di Sestu…ma, a chi appartiene?
Siamo in Parteolla. Le case hanno la tipica struttura campidanese, costruite attorno a una corte. Ma anche palazzetti storici, il Castello Roberti, la Casa museo Mura, la chiesa parrocchiale del Santissimo Salvatore e quella di Sant’Antonio da Padova.
Pedalando arrivo alla chiesetta romanica di Santa Maria di Sibiola, che custodiva un bellissimo retablo oggi custodito a Cagliari. Dall’alto del piccolo tettuccio della chiesa sul quale sono riuscito a salire da una scaletta laterale di pietra, osservo vigneti a perdita d’occhio e mi ritorna al palato l’essenza del rosso Turriga, degustato stamattina alla rinomata cantina Argiolas, fondata nel 1938 dal signor Antonio.
FRAMMENTI SONORI
BREVI NOVELLE SARDE
Scortato dall’amico Riccardo che mi ha ospitato a Monastir arrivo alla Cantina Argiolas dove mi stanno aspettando per una visita guidata. Quest’azienda vinicola a conduzione familiare si trova all’interno del paese, ha subito vari ampliamenti e oggi esporta vini in 55 paesi del mondo.
Durante la visita posso ammirare le antiche botti, le prime bottiglie impolverate in una teca-cassaforte, poi le botti moderne, i nuovi caseggiati che arrivano fino alla statale e la recente enoteca. In una teca sono conservate le prime bottiglie artigianali del signor Antonio, degli anni Settanta. La prima bottiglia di Turriga vede la luce grazie alla collaborazione con l’enologo Giacomo Tachis.
Il fondatore Antonio muore nel 2009, ad un mese dal compiere 103 anni. Ha lasciato un’importante eredità, non solo per la famiglia ma per tutta la Sardegna. Alla fine della visita con Riccardo beviamo Turriga e i ricordi della visita si sfoca, tutto si mischia con le dolci curve delle colline del Parteolla sotto un cielo grigio.