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47/377: Santa Giusta

ISPIRAZIONE

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Dopo aver presentato il mio progetto alle scuole elementari Sacro Cuore di Oristano e aver rilasciato un’intervista a Link Oristano (il mio cognome viene scritto erroneamente con la i… Per tornare alle questioni di cognome con la y o i finali!) mi dirigo verso Santa Giusta, scortato dal fido Roberto, passando da una strada molto trafficata.

Santa Giusta è attaccata a Oristano, mi perdo anche il cartello d’ingresso, al quale dovrei attaccare il mio adesivo 377 (cosa che farò domani lasciando il paese).

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Entriamo in paese, costeggiando la bella basilica romanica, e arriviamo in Comune.

Roberto mi lascia e io mi faccio un giro, ammirando la bella scultura a forma di anguilla dell’artista Salvatore Garau, proprio accanto al Municipio.

Mi dirigo a casa di Marietta Dessanai che mi ospiterà per la giornata. Nonostante il cognome, Marietta non è mia parente, ha origini laconesi e da quando ci conosciamo (solo su Facebook) non siamo ancora riusciti a trovare rapporti di parentela diretti. Oggi finalmente la conosco di persona dopo tanti anni!

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Nel pomeriggio gironzolo in bicicletta, costeggiando il famoso stagno, oltre il quale si nota il porto, passando sopra passerelle sull’acqua pericolanti, attraverso una pineta e arrivo a uno svincolo che immette sulla strada statale 131.

Proprio qui si trovano i resti di un bel ponte Romano, ormai quasi completamente coperto dall’acqua, e una statua di Santa Giusta proprio sul bordo dello stagno.

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Rientrato in paese, Marietta mi porta al corso di ballo sardo. C’è molta gente, la musica è suonata da un cd, tutti ballano seguendo le istruzioni di Ilaria.

Quando Marietta racconta a Ilaria del mio progetto, vengo presentato e riesco a interrompere il loro ballo con un brano suonato all’ukulele basso. Applausi.

Dopodiché sono obbligato a tentare qualche passo di ballo, a braccetto di Ilaria, che mi canticchia i ritmi destra-sinistra e grazie alla quale riesco a mettere qualche passo in croce!

Concludo la giornata a cena a casa di Maria Grazia, colei che mi ha invitato a parlare nelle scuole di Oristano stamattina.

Maria Grazia è una Satta di Gavoi, in qualche modo imparentata con la famiglia di mia nonna paterna. Facciamo entrambi fatica a capire come… E ricorriamo ai familiari più esperti di questo intricatissimo ramo genealogico per scoprire una parentela molto lontana!

Cibo e vino buonissimi, in compagnia della sua famiglia Marco e Francesca e degli amici Massimo, Emanuela coi figli Francesco e Federico (mamma mia quanti nomi da ricordare, sto diventando ‘un database ambulante’, nelle parole di Maria Grazia!).

 

FRAMMENTI SONORI

Ispirato alla lezione di ballo sardo.

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BREVI NOVELLE SARDE

Altro oggetto di contesa tra due comuni: il porto, noto come porto di Oristano, anche se una sua parte si estende nel comune di Santa Giusta. A chi appartiene? Dipende a chi lo si chieda, abitanti di Oristano o di Santa Giusta.


Enrico, 40 anni, al momento non ha un lavoro fisso e vive dai genitori.

Ha lavorato per una clinica e ora, occasionalmente, scende a Cagliari per qualche lavoretto part-time.

Gentilmente mi accompagna a Oristano (ri-incontro con la città…) per risolvere i miei problemi di telefonia mobile (aiuto…). Quando rientriamo Enrico mi chiede di poter vedere l’ukulele basso. Lo collega a un amplificatore che tiene in cantina, lo suono per un po’ e lui ascolta in silenzio. Poi mi dice che anche lui suona, la chitarra.

Tira fuori una elettrica, la collega al posto dell’ukulele, spara una base rock e inizia a suonarci sopra… Da paura, assoli, melodie, ottima tecnica e inventiva!

Lo ascolto per diverso tempo prima di ritirarmi a riflettere sui talenti sparsi per il territorio che faticano a trovare la loro dimensione di vita, oltreché un lavoro.