63/377: Domusnovas
ISPIRAZIONE
Rientro da Cagliari a Iglesias in treno. I freni sono sistemati (spero!) e posso ripartire per Domusnovas. La strada è breve, faccio un tratto sulla 130, rompendo la mia regola di non fare mai strade a quattro corsie, ma solo per pochi chilometri, fin quando vedo una bella stradina interna che le corre parallela.
La prendo e percorrendola, passando case di campagna, campi e qualche azienda agricola, arrivo a Domusnovas.
Mi dirigo in Comune. Arrivato a una costruzione che sembra un’astronave mi rendo conto di essere arrivato… Un edificio quantomeno particolare! Mi accolgono il Sindaco Massimiliano e alcuni assessori, tra cui quello alla cultura Matteo che mi accompagnerà per tutta la mattina.
Con loro anche Gerardo del Coro Polifonico, Angelo dello Speleo Club, e Rosy che mi inviterà a pranzare a casa sua. La sala consiliare del comune è molto bella, in cima all’edificio, con finestroni laterali e vista su tutto il territorio circostante, la plancia dell’astronave!
Dopo una lunga pausa caffè, e il tempo che si è rovinato, con nuvoloni e pioggerellina British, ci muoviamo per andare a visitare un po’ il paese. Iniziamo dal Mulino Peddis, che ospita la sede dell’associazione speleologica.
All’esterno, oltre ad antichi resti del mulino, una bella statua rappresentante un viso di dimensioni enormi, e delle piante di mirto le cui bacche sono dolcissime!
All’interno una bella esposizione di minerali proveniente dalle vicine zone minerarie. Il presidente Angelo mi spiega il grande lavoro di censimento delle cavità carsiche fatto in tutti questi cinquant’anni di associazione!
E finalmente la visita alla grotta di San Giovanni, dove un tempo si poteva passare in macchina, una delle tre grotte al mondo con una strada asfaltata percorribile, e che già da un po’ hanno chiuso al traffico.
La percorriamo tutta, passando accanto al letto del fiume ora in secca, e ammirando concrezioni, mammelloni, vaschette, cristalli di calcite e qualche stalattite. Alcune pareti sono ancora nerastre per l’inquinamento, ma è incredibile come già l’acqua stia lasciando concrezioni bianche, che stanno riverniciando naturalmente tutto!
Nel pomeriggio ci raggiunge l’Assessore all’Ambiente Ilaria e facciamo visita al bellissimo nuraghe Sa Domu e’ s’Orcu. Ci guidano Paolo, Fiorenzo ed Emanuela del Consorzio Natura Viva Sardegna.
La particolarità di questo nuraghe è che le pietre che lo costituiscono sono delle quarziti, durissime da scolpire, e provenienti dalle montagne retrostanti. Anche qui c’è ancora molto da scavare e da scoprire!
La sera la trascorro a cena da Ilaria, Alessandro e la piccola Chiara, che mi accoglie con un bel disegno fatto apposta per me e il mio progetto! 🙂
La mattina dopo visito la vecchia cartiera, accanto a dove ho pernottato e poco lontano dall’imboccatura della grotta San Giovanni. Gli stabili sono gestiti dal Consorzio Natura Viva Sardegna, e Fiorenzo mi illustra tutti gli interventi che hanno già fatto e quelli ancora da fare per rendere questo bellissimo spazio fruibile dal pubblico.
E prima di partire, una visita last minute alla bellissima mostra di minerali che si trova nei locali del Monte Granatico, guidato da Nino Mascia, uno dei principali donatori e fondatori dell’esposizione. Non solo minerali, ma anche collezioni di oggetti di miniera e fossili… Rispolvero le mie conoscenze geologiche!
FRAMMENTI SONORI
BREVI NOVELLE SARDE
Dicono che dopo sette passaggi conosciamo tutti al mondo. In Sardegna invece siamo collegati tutti dopo uno o due passaggi (a volte anche genealogicamente!). Oggi ho conosciuto Angelo Naseddu, presidente Speleo Club di Domusnovas. Non appena sente il mio cognome mi chiede se sono parente del politico omonimo. Certo è mio nonno! Mi racconta di quanta stima avesse per lui, nonostante la differenza di partito, una politica d’altri tempi, cose che oggi sembrano fantascienza.
Poi mi dice che lui da giovane andava a vedere le gare di corsa in salita e che si ricorda bene di Pier Luigi Dessanay, che correva con una Alfa Romeo GTA 1300. È mio padre! Nel pomeriggio ritorna con un libro sulla corsa Iglesias Sant’Angelo, e mi mostra le foto, i piloti, i risultati, che lui conosce a memoria… Poi mi chiede “fai il favore, chiedi a tuo padre se ha qualche foto delle corse che passavano dentro la grotta di San Giovanni!”. Purtroppo non riesco ad accontentarlo, ma è felice quando gli mando una foto di babbo che con una vecchia Fiat 500 saliva il salitone da Guspini ad Arbus, proprio quella che io ho evitato in bicicletta passando da Gonnosfanadiga!
Ilaria e Alessandro si occupano di apicoltura, in maniera speciale. Mi raccontano del progetto sperimentale che hanno, in collaborazione con un’università. Lo studio del veleno delle api e la sua applicazione nella cura di alcuni tumori.
Sono colpito dal loro impegno e al fatto che ancora una volta questi insetti tanto temuti da molti, siano in realtà un potente alleato dell’uomo, che in alcune nazioni, come in Inghilterra dove vivo (o vivevo!) sono quasi in via di estinzione.
Quando dopo cena vado via, mi fanno dono di un barattolo di miele. ‘Non posso accettarlo, troppo pesante!’…ma poi penso ai miei mal di gola invernali e decido di sacrificare un po’ più di gambe in salita.
E in più, dopo avermi mostrato la materia madre, mi regalano una boccetta di propoli fatto da loro. Come mi consigliano, lo userò anche a scopo preventivo, ora che la temperatura sta iniziando a scendere e sono previste gelate! Brrrrrrrr.