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79/377: Piscinas

ISPIRAZIONE

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Il tempo sembra sereno ma le previsioni danno pioggia dunque mi vesto con l’attrezzatura impermeabile comunque. Qualche chilometro in strada di campagna, costeggiando delle belle collinette, e poco dopo il cielo si è minacciosamente coperto. Mi affretto per evitare la pioggia e arrivo a Piscinas ancora asciutto.

In Comune mi aspettano il Sindaco Mariano e gli assessori Eleonora e Loredana che mi guideranno per la giornata. Piscinas è un piccolo paesino ben tenuto, lo noto dalla prima passeggiata verso la chiesa principale della Madonna delle Nevi. All’esterno sulla piazza c’è un bel mosaico in pietra raffigurante San Giorgio contro il drago. All’interno della chiesa, antica ma con molti elementi modernizzati, si trova una bella statua in legno, molto antica, della Madonna delle Nevi.

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Subito dopo guidiamo verso il Villino Bice dei Salazar, una famiglia di nobili venuti dalla Spagna intorno al 1500 e qui rimasti come grandi proprietari terrieri. Stefano, il presidente della Pro Loco che qui ha sede, mi racconta tutto di questo posto, acquistato dal Comune, che contiene mobili e oggetti originali dell’ultimo ramo Salazar vissuto qui. Architettura liberty che però all’interno nasconde tracce di antico. Pare che la struttura della casa potesse essere un tempo una chiesa. Accanto al villino infatti si trova un edificio che fu un monastero.

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Prima di pranzo facciamo una passeggiata fino al fiume, vicino al quale si trova Sa Cracchera, una vasca termale costruita in tempi antichi da una sorgente d’acqua che un tempo era calda. Piscinas potrebbe trarre il nome proprio dalla presenza di ‘piscine’ di acque termali che si formavano in alcune zone. Poi prendo possesso del mio alloggio di oggi, una bellissima struttura poco fuori paese, Sa Corti de Sa Perda, proprio di fronte ai campi verdi e alle colline. Tutte le bici parcheggiate sotto la tettoia mi fanno sentire il benvenuto!

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Nel pomeriggio la vigilessa Rosalba ci porta in macchina a fare un giro delle campagne. È uscito il sole, le nuovelette sparse rendono il paesaggio da cartolina. I campi sono verdissimi. Percorriamo una strada che si insinua tra due alture, chiamarle colline è riduttivo. Passiamo accanto al vecchio cimitero, recintato e ricoperto di vegetazione, e arriviamo alla località chiamata Su Rai, una bellissima vallata, con i resti di quello che era un piccolo paesino. La maggior parte delle case sono diroccate, ma un paio sono ancora usate da allevatori per il loro bestiame. Accanto ad una sorgente spiccano due ulivi secolari, che prontamente fotografo per l’amico Giorgio Spiga di Marrubiu che sta preparando itinerari turistici che tocchino gli alberi storici sardi.

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FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

A cena mi portano a Giba (strappo alla regola!). Entriamo alla pizzeria Su Nuraghe. Due ragazze ci accolgono, mi guardano per un po’ e mi chiedono “ma lei è quello che fa il giro della Sardegna? La seguiamo su FaceBook! Domani è qui a Giba vero? Venga pure qui, è nostro ospite!”. Devo dire che purtroppo son già sistemato qui sia per il vitto che per l’alloggio. “Allora venga per l’aperitivo!”. Sarà fatto!


Piscinas è un comune relativamente giovane. Nato nel 1988, ha compiuto 30 anni. Prima faceva parte proprio del Comune di Giba (in una vecchia carta leggo Gibba, ma è uguale tanto qui la gente raddoppia, se non triplica le consonanti comunque!). Sulla strada del rientro dalla pizzeria, due chilometri che separano i due paesi, mi mostrano il grande muro perimetrale del cimitero, un tempo unico, ora invece diviso in due, due ingressi separati, uno per Giba, uno per Piscinas (ne vedo anche un terzo!) Pare che all’interno però siano tutti comunicanti. Meno male che a nessuno è venuto in mente di erigere muri al di dentro, magari per evitare che i morti a Piscinas pre-1988, e dunque ora nel lato di Giba, vogliano cambiare parte.