Ussana

368/377: Ussana

ISPIRAZIONE

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Edificio in terra cruda

Meno dieci. È iniziato il countdown. A Ussana, bordo sud-orientale del Campidano, nessuno mi aspetta e sapete cosa? Sono felicissimo.

In una giornata soleggiata pedalo tranquillamente per vedere cosa c’è in questo paese sormontato da un paio di serbatoi per l’acqua giganti, quelli classici che si vedono da queste parti, torri in cemento con un enorme cappello poligonale bianco e rosso.

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Chiesa di San Saturnino

Passata la chiesa parrocchiale di San Sebastiano mi inoltro nei vicoletti, passando case in mattoni di terra cruda, il ladiri, alcune ridotte a ruderi, e arrivo alla chiesetta di San Saturnino, del XII secolo, ma un cancello chiuso mi impedisce di avvicinarmi alla struttura.

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Ponte di Sega Fenu

Mi sembra che in paese non ci sia più nulla di interessante da vedere, perciò esco verso i campi coltivati, e arrivo a un antico ponte, di metà Ottocento, il ponte Sega Fenu. Il cartello mi ricorda che questo sostituì un vecchio ponte romano ormai scomparso, e che alla fine dello stesso secolo subì gravi danni per una tremenda alluvione, s’unda manna (l’onda grande), o sa notti de is dimonius (la notte dei demoni) o s’unda de Santu Sperau (l’onda di San Sperate, perché nell’evento morirono delle persone di San Sperate).

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Terme romane

Arrivo infine ad un interessante sito archeologico, i resti di terme romane, tra i quali riesco anche a camminare una volta poggiata la bicicletta. Sono stanco, mi siedo a ragionare e a fantasticare sul mio arrivo a Cagliari tra dieci giorni. Non mi sembra vero.

 

FRAMMENTI SONORI

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BREVI NOVELLE SARDE

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Campidarte

Risalita una strada sterrata arrivo in cima a un pianoro, visibile anche dal paese. Qui trovo Campidarte, una fila di capannoni all’interno di un vasto terreno. Qui Giorgio e Rita portano avanti il progetto di ‘fare’ arte contemporanea in un contesto naturale. Oggi, Insieme ai ragazzi stranieri di Workaway, si stanno dedicando all’organizzazione degli spazi esterni per ricavarne camminamenti, aree comuni e perfino un laghetto: un parco culturale comprensivo delle opere degli artisti che sono passati di qui in passato, sparse tra la bassa vegetazione.

Ma il fulcro di Campidarte sono i quattro capannoni affrescati da artisti contemporanei: uno per gli eventi, uno per l’alloggio e il lavoro degli artisti, uno per i laboratori creativi e l’esposizione delle opere, l’ultimo per il deposito dei materiali. Una nicchia di contemporaneità nelle campagne di Ussana, impreziosita dagli arredi di design ideati e realizzati da Giorgio, pezzi di legno, tubi di plastica, vecchi attrezzi riconvertiti a nuove funzioni.

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Campidarte