264/377: Noragugume
ISPIRAZIONE
Oggi sono sull’altopiano basaltico alla base della catena del Marghine e la strada è tutta in piano. Entro a Noragugume e arrivo nella piazza centrale attorno alla quale si sviluppa il centro. In Comune mi accoglie il Sindaco Federico che mi racconta un po’ di fatti su questa piccola comunità.
Qui nella piazza si trova la chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostolo, eretta probabilmente nel Seicento ma poi ricostruita interamente nel 1960. Sempre nella piazza si trova anche la chiesa della Beata Vergine o della Madonna d’Itria, di impianto gotico-catalano con un bel loggiato laterale.
Non lontano da qui si trova poi la piccola chiesa di Santa Croce, eretta durante il Medioevo e che mostra elementi sia in trachite rossa che in basalto. Il centro storico è molto piccolo, ricco di antiche case dagli elementi aragonesi, porte, finestre, e palazzine ottocentesche dai balconi decorati.
Dopo un buon pranzo al Punto Ristoro Sa Trebbia vengo raggiunto dalla troupe del TG3 regionale che per la seconda volta nel viaggio (la prima fu a Cardedu) mi dedica un servizio. Nella piazza non c’è nessuno, regna un silenzio surreale e un caldo feroce.
Più tardi mi metto in bici per andare a visitare un paio di siti archeologici. Esco dal paese e mi getto in discesa nella vallata al di sotto dell’altopiano, superando una vecchia cava dismessa e arrivando a dei campi dove riesco a trovare il bellissimo menhir Sa Pedra ‘e Taleri. Lo vedo dalla strada perché si trova all’interno di una proprietà privata e non mi fido di entrare. Riesco comunque ad ammirare la sua altezza contro i campi gialli ed un cielo africano.
Risalgo la salita e prendo la strada per Sedilo. Da qui devio su una stradina campestre per raggiungere il Nuraghe Tolinu, anch’esso al di là di una recinzione che non scavalco. Mi basta ammirare la sua possanza da fuori, sotto la suggestiva luce del tramonto, prima di rientrare in paese sulla piazza centrale, sempre silenziosissima, e rintanarmi nell’alloggio comunale messomi a disposizione dal Sindaco.
FRAMMENTI SONORI
BREVI NOVELLE SARDE
Le prime lettere del nome del paese Nor- suggeriscono forse l’antica presenza di un insediamento nuragico. Anche il nome Noragugume, come altri nomi di paesi sardi, dà adito a dubbi sul dove mettere l’accento. In questo caso si dice Noragùgume.
Il dubbio sugli accenti mi era già venuto anche a Ulàssai che contrasta con Ussassài. Nùoro con l’accento sulla u va ricordato sempre ai continentali. Poi c’è un po’ di confusione anche tra sardi su Atzàra e Àrzana. Semèstene. Tìana. Osìni, ma Ùsini. Sèdini. Èrula. Bonnànaro. Bessùde. Bànari. Putifìgari. Sàgama. Sennarìolo. Bòttidda. Simàxis. Siapiccìa. Àllai. Sìmala. Le altre centinaia di nomi per me sono abbastanza scontati ma nel caso non lo fossero per voi chiedete pure!