
237/377: Modolo
ISPIRAZIONE

Modolo. Il comune della Sardegna più piccolo per territorio (mentre Baradili lo è per popolazione). Cercherò di onorare questo primato con un articolo breve!
Il tragitto di oggi è bellissimo, mi lascio Bosa Marina sulla destra e proseguo per la costiera che mi porta alla spiaggia di Turas. Il mare oggi è relativamente calmo ma ho visto spesso questo tratto di costa battuto dal violento maestrale, con le onde che arrivano spaventosamente alla strada.
Entro nella vallata di Abba Mala, un bellissimo angolo circondato di colline calcare coltivate prevalentemente a vigne. Un luogo che conosco sin da piccolo in quanto una di queste vigne, con una bella casa di campagna appartiene a dei carissimi amici.

Entro nel territorio comunale più piccolo della Sardegna! E nonostante ciò anch’esso è ricchissimo di nuraghi e domus de janas, alcune delle quali visibili su uno dei costoni calcarei.
Arrivo al paese, colorato, ordinato, pulito e spaventosamente tranquillo! La piazzetta all’ingresso è abbellita da statue basaltiche, tra ci quella di Gramsci che legge. Inoltrandomi nelle stradine trovo la chiesetta di Santa Croce quasi nascosta.

Poi, alla fine di una stretta stradina trovo la chiesa parrocchiale di S’Andrea Apostolo, ora moderna perché rifatta nell’Ottocento dopo un incendio, ma in realtà del VII secolo, fondata da frati bizantini. Poco più avanti un bellissimo punto panoramico da cui ammiro la vallata sottostante.

Percorro la strada principale fino ad arrivare all’altro lato del paese, da dove avvisto una bianchissima chiesetta campestre dall’altra parte della valle. È quella della Madonna del Grappolo, recentemente inaugurata per omaggiare uno dei simboli di questo territorio, il vino.

Ed è proprio con una buonissima Malvasia locale che pasteggio al ristorante Sardineri, proprio accanto al Municipio, dove il Sindaco Omar, purtroppo oggi non in paese, mi ha riservato un tavolo. Mi godo il menu a base di pesce in un ombreggiato tavolo all’aperto, respirando la tranquillità di questo territorio.

Concludo la giornata all’agriturismo la Tinaia, dove Giovanni e Ilaria che seguono online il mio progetto mi hanno offerto ospitalità. Sono nel mezzo della vallata, e dalla terrazza mi godo un tramonto fenomenale, la vista delle vigne circostanti, ed una cena a base di prodotti locali, mentre chiacchiero con Giovanni della sua attività appena aperta, a cui auguro un prospero futuro!
FRAMMENTI SONORI
BREVI NOVELLE SARDE
Mentre mi aggiro tra le stradine di Modolo incappo nella panoramica piazzetta Orlando Biddau, dove leggo una targa commemorativa dedicata a questo poeta, con i suoi versi “Ed ancora a settembre rinverrai/intatta la tua fresca meraviglia/al mare che bramai in una conchiglia” (da Le Verdi Vigilie).
Mi informo dunque su questo poeta che scopro essere una figura importante della poesia sarda contemporanea, vincitore del prestigioso Premio Ozieri e di tanti altri premi nazionali. Le tematiche affrontate nelle sue poesie riguardano soprattutto l’amore per la natura e gli animali.
Tuttavia la sua tormentata biografia rende le sue poesie ricche di drammi esistenziali. Biddau infatti nacque a Fiume poco prima della guerra, nel 1938, e la sua vita si svolse tra la Sardegna, a Modolo dove crebbe, e poi a Bosa, a Cagliari e ancora a Genova e a Parigi, dove si laurea in lettere alla Sorbonne, ed infine ad Urbino.
Decide però di tornare in Sardegna, dove una volta lasciato l’insegnamento a Oristano, si ritirerà nella tranquillità di Modolo. La sua opera è ancora poco conosciuta. Insieme a molte raccolte di poesie pubblicò anche il romanzo autobiografico “Predestinazione” ambientato in parte in Sardegna. Da aggiungere alla mia lista di letture post-viaggio.