44/377: Nurachi
ISPIRAZIONE
Maestrale pazzesco. Canne al vento. Allungo la pedalata passando accanto allo stagno di Cabras. Ritorno indietro, controvento, da strade di campagna.
Entro in paese, accolto da delle belle sculture in ferro, Gli Animali.
Per il resto il paese è deserto. Festa dell’immacolata. Tutti in chiesa? Si. Sento i canti religiosi da fuori.
Faccio un giro. Mattoni in ladiri di qua e di là. Un deposito d’acqua si staglia alto in cielo.
Elementi nuovi di questo viaggio che ho già osservato nei giorni precedenti. Decisamente entrati in Campidano.
Entro in un bar per lavorare. Aspetto che la messa finisca e, non appena la chiesa di San Giovanni Battista si svuota, vi faccio ritorno per vedere i resti di una preesistente chiesetta romanica del VI secolo, rinvenuta sotto la presente struttura e messa in luce attraverso un pavimento di vetro.
Non ho contatti o un posto dove alloggiare. Dopo un altro gironzolare per il paese alla ricerca di qualcosa da vedere (il museo è chiuso) mi rimetto in marcia verso Riola Sardo, dove alloggerò al bnb di Giulia, la fotografa conosciuta a Baratili San Pietro, accolto dalla sua esuberante cagnolina Lula!
FRAMMENTI SONORI
Frammenti sonori sparsi, come i frammenti di impressioni del luogo raccolti.
BREVI NOVELLE SARDE
Avessi avuto una tendina e un sacco a pelo mi sarei accampato nei campi fuori Nurachi.
Invece ho deciso di viaggiare leggero e di affidarmi all’ospitalità di persone o dei Comuni, rischiando di dover ripiegare su soluzioni d’emergenza, come quella di non dormire nel paese a cui la giornata è dedicata.
È già successo una volta. E succede di nuovo oggi. Un piccolo fallimento di comunicazione. Forse nessuno era al corrente del mio arrivo.
Mi sto rendendo conto che le vie di comunicazione che reputavo più logiche e sicure, quella istituzionale con email certificata ai Comuni, il comunicato dell’Anci Sardegna grazie all’illuminato Emiliano Deiana, la via dei social, con un polverone su Facebook e Instagram, i principali giornali sardi, sulle prime pagine e con dei begli articoli, non erano le vie migliori.
Sta funzionando molto di più la via “non ufficiale” del contatto tramite “conoscenza”. Il tam-tam funziona meglio delle tecnologie… Per qualcuno questo è un bene, e alla fine va bene anche per me, purché funzioni! Anche all’ultimo minuto!
Chiedo a tutti quelli che seguono questo blog di rispolverare il tam-tam e con forza e vigore annunciare la mia breve novella il più lontano possibile, sperando che tutti sentano e si accorgano del mio arrivo!
Anch’io implementerò il mio sistema di comunicazione, magari con segnali di fumo, come già fatto in passato dal Sindaco di Nughedu Santa Vittoria!